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Quando i comunisti (non mangiavano ma) davano da mangiare ai bambini — Storia Storie Pordenone

La vicenda del soccorso ai bambini vittime della seconda guerra mondiale e delle repressioni antipopolari degli anni successivi – gli anni della “celere” e del ministro di polizia Mario Scelba […]

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Poesia di Pasolini

Poesie friulane a Casarsa di Pier Paolo Pasolini

(1941-43)

Casarsa ( segue traduzione)

Dedica

Fontana di aga dal me país.

A no è aga pí fres-cia che tal me país.

Fontana di rustic amòur.

Casarsa

Dedica

Fontana d’acqua del mio paese.

Non c’è acqua più fresca che nel mio paese.

Fontana di rustico amore.

Le risorgive di Codroipo.Luoghi vicini a quelli della poesia

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Sospesi nel vuoto, un’ora di guasto in Friuli — IL MONDO

Una centralina guasta ferma 160 sciatori in aria sulle piste di Pramollo a Udine In Friuli Venezia Giulia un guasto alla centralina elettronica ha causato il blocco dell’intero impianto della telecabina Millennium Express, quella cioè che da Tröpolach, in Austria, sale alle piste di Pramollo, in provincia di Udine. A bordo delle cabine c’erano 160 sciatori, che sono […]

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#Ogni posto è una miniera/Every place is a mine – Terzani — The sense

Ogni posto è una miniera. Basta lasciarcisi andare, darsi tempo, stare seduti in una casa da tè ad osservare la gente che passa, mettersi in un angolo del mercato, andare a farsi i capelli e poi seguire il bandolo di una matassa che può cominciare con una parola, con un incontro, con l’amico di un […]

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LOJZE BRATUŽ

Ricordiamo, oggi, LOJZE BRATUŽ

Era il 16 febbraio 1937

TU ED IO, TRE ANNI DI VITA INSIEME

di Ljubka Šorli

Quanto ho sofferto, quanto per te ho tremato

quel triste giorno di amara memoria,

quando una mano crudele ti ha dato

assenzio letale da bere per forza.

Le campane di Podgora con dolcezza

annunciavano il Natale. Il tuo coro

già cantava canti sacri al Santo Bimbo,

accompagnati dall’Isonzo tra le sponde.

Il canto tacque…E la Chiesa sul Calvario

fu avvolta dal silenzio dell’attesa.

La durezza della colpa fu tremenda.

Lojze Bratuž , musicista, compositore Sloveno di Gorizia, venne prelevato davanti alla Chiesa di Piedimonte il 27 dicembre 1936 – unica sua colpa, quella di aver diretto un coro sloveno e di aver amato la propria lingua. Condotto alla sede del fascio fu costretto ad ingurgitare un intruglio di olio minerale e benzina. Morì in ospedale, dopo un’agonia durata un mese e mezzo, il 16 febbraio 1937.

Riposa nel camposanto di Gorizia.