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Ana Roš ha aperto la porta ai rifugiati afghani

La dignità e la possibilità di una vita normale sono la migliore assimilazione per un rifugiato, crede la famosa chef Ana Roš della Casa di Franko, dove hanno già aperto il cuore e le porte a un rifugiato dall’Afghanistan.

Con il ritiro delle forze armate statunitensi e di altre potenze occidentali, il paese è caduto immediatamente in un nuovo caos dopo due decenni sotto il dominio dei talebani, che hanno preso il potere praticamente senza combattere e hanno gettato in disgrazia migliaia di compatrioti.
Hisa Frankohttps://www.hisafranko.com › …

La storia e la filosofia di Hiša Franko sono ben amalgamate con le tradizioni e il territorio della regione di Posočje. Un territorio che può essere ostile …‎Menù · ‎La cucina di Ana · ‎FAQ · ‎Camere

Almeno uno avrà per qualche tempo una nuova casa con un ristorante due stelle Michelin nel Posočje. “Ringrazio i miei amici di Kabul per avermi aperto gli occhi. L’invito vale anche per gli amici di tutto il mondo, Slovenia ed Europa, non lesinare sui visti”, ha scritto la Roš su Instagram: “Hamid, benvenuto”.

tradotto dal Novi Matajur

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la vendemmia in Friuli

E’ partita la vendemmia in Friuli,meno uva ma più qualità.Si cercano 230 persone.In particolare sono interessati i comuni di Buttrio, Manzano, Corno di Rosazzo, Premariacco e San Giovanni al Natisone per il territorio della provincia di Udine e i comuni di Cormons, San Floriano del Collio, Gradisca d’Isonzo, Capriva del Friuli, Dolegna del Collio, Mariano del Friuli per il territorio della provincia di Gorizia. Non vengono richieste qualifiche particolari, anche se l’esperienza nel settore costituisce titolo preferenziale. L’operaio ideale sarà automunito e disponibile a lavorare con orario a giornata, a partire dalla prima mattinata. Il periodo di riferimento è settembre-ottobre.

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Agosto di libri 30 — Il mestiere di leggere. Blog di Pina Bertoli

Quante volte ero rimasto di fronte alla vetrina ad ammirare l’Iskrafon! Ogni volta che andavo a scuola e che ritornavo. Persino di domenica chiedevo alla nonna di fermarci un attimo perché dovevo allacciarmi le sca rpe, in realtà guardavo dal basso in alto quell’apparecchio da cui mi separava solo un vetro. Due casse, e poi […]

Agosto di libri 30 — Il mestiere di leggere. Blog di Pina Bertoli
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NELL’ITALIA DEI TALEBANI, OLTRE 2 MILIONI DI DONNE SOGGETTE A VIOLENZA E NEL 21° SECOLO OLTRE 3000 LE DONNE UCCISE

Il mondo ha riscoperto i talebani. Nel peggiore dei modi. Si sta indignando all’ennesima potenza perchè dopo vent’anni di guerra costata alla NATO quasi 1000 miliardi di dollari, hanno dovuto cedere il terreno a russi e cinesi e iraniani. Si dice che Kabul tornerà indietro di secoli. Ma un Paese che cade nella mano dei talebani in poche settimane significa che forse tanto ostile ai talebani non era. Non esiste solo Kabul. L’Afghanistan è enorme e conta circa 40 milioni di persone. Si parla soprattutto della condizione delle donne. Giusto.Doveroso. Però, non è che noi siamo nella condizione di far tanto la morale ai talebani. Perchè di talebani in Italia ve ne sono e mica pochi. Siamo anche noi una società un pò talebana e di italianissimi. No, non applichiamo la Sharia come fanno in Qatar dove nel 2022 si giocheranno i mondiali, non discriminiamo le donne ai livelli dell’Arabia Saudita, dove giochiamo la finale di Super Coppa italiana ed a cui i talebani dicono di ispirarsi. Ma l’Italia è messa male. Ci  son voluti solo 800 anni per avere in una delle più note università italiane una rettrice. Negli ultimi 5 anni il numero di donne che hanno subito almeno una forma di violenza fisica o sessuale ammonta a oltre 2 milioni di donne.  Nel XXI secolo come ha evidenziato uno studio dell’Università di Padova, le donne uccise in Italia sono state 3.344.  Il dipartimento per le Pari opportunità gestisce un numero verde per le vittime di violenze che cercano assistenza immediata e un rifugio temporaneo. Gestisce anche un numero verde per le vittime di stalking. Tra il 1° marzo e il 16 aprile  ha ricevuto 5.031 telefonate, con un incremento del 73 per cento rispetto allo stesso periodo del 2019; nel 93 per cento di questi casi, secondo le stime, i maltrattamenti sono avvenuti a casa, e nel 64 per cento dei casi di fronte a bambini.Come riporta il sito dell’Ambasciata americana in Italia. E che dire del fronte delle discriminazioni? In teoria  la legge attribuisce alle donne gli stessi diritti degli uomini, ciononostante, le donne subiscono diffuse discriminazioni, in particolare nel mondo del lavoro. Per non parlare della questione dell’aborto. Vedi ad esempio il caso del Molise, dove abortire è quasi impossibile, anzi, forse meglio togliere il quasi. Ma il problema è diffuso un pò ovunque. Insomma, ovvio che siamo diversi dalla situazione afghana, non potrebbe essere altrimenti, ma ricordiamoci che un pò talebana la nostra società lo è a partire da quanto subiscono le donne nel nostro Paese.

mb

https://xcolpevolex.blogspot.com/2021/08/nellitalia-dei-talebani-oltre-2-milioni.html?fbclid=IwAR0uFCIEjKRdaa8KFXRlcrKZ9QlbeK8O-Rk5ouk3YaOBs14orUAldfvJ8xw

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MITTELFEST

 Ieri alla presenza del governatore Fedriga e del presidente sloveno Borut Pahor è stato inaugurato il Mittelfest nel duomo di Cividale.

27 agosto: anche quest’anno il festival apre con un concerto della FVG Orchestra intitolato Devil’s Bridge/ Il ponte del diavolo: musiche, memorie, tradizioni dei fiumi europei con il brano commissionato per l’occasione al compositore Cristian Carrara, la giovanissima solista Erica Piccotti e il grande direttore bulgaro Grigor Palikarov.

Mentre, già dal pomeriggio della giornata inaugurale, inizia il percorso di uno dei due spettacoli site-specific. Si tratta di Remote Cividale, la proposta del collettivo tedesco Rimini Protokoll che, dopo un successo internazionale, approda a Cividale: un viaggio dentro la città, in cui 30

Le divine donne di Dante_Marcorè ©TamaraCasula28

persone audioguidate (a scelta in inglese o italiano) saranno invitate a rinnovare lo sguardo su luoghi noti, traendone sensi inediti.

L’altro spettacolo che fa di Cividale il proprio speciale e irripetibile set si terrà il 4-5 settembre, giorno di chiusura del festival: Signal at Cividale, spettacolo olandese supportato da Dutch Performing Arts, con la musica e la regia di Strijbos & Van Rijswijk, in prima assoluta. 24 auto parlanti con il supporto di soprani dal vivo, attraverseranno Cividale del Friuli.

Sempre il 27 agosto va in scena anche Letra, spettacolo italo-albanese – coprodotto da Koreja e Teatro Metropol di Tirana – dal testo di Ylljet Aliçka e per la regia di Salvatore Tramacere.

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Il tema della MEMORIA ritorna nello spettacolo del grande coreografo, danzatore e artista visivo ungherese Josef Nadj che, nello spettacolo Mnémosyne (dal 28 agosto all’1 settembre), ci porta in prima nazionale la sua visione in un’opera totale che unisce una mostra fotografica e una scatola nera in cui l’artista mette in mostra se stesso.

Così è per un altro degli appuntamenti di primo piano del festival, Europeanabreve storia del XX secolo, dal libro dello scrittore di Praga Patrick Ourednik, cui Lino Guanciale darà la voce e la regia il 28 agosto in prima assoluta, accompagnato dalla fisarmonica del musicista sloveno Marko Hatlak (una coproduzione Mittelfest e Wrong Child, in collaborazione con Ljubiana festival).

Nei luoghi della memoria, con ami verso il mondo, si aggira anche lo spettacolo musicale olandese, sostenuto da Dutch Performing Arts, in prima nazionale I Don’t want to be an individual all on my own di Genevieve Murphy (28 agosto).

Da qui anche il tema del MITO diviene ponte tra passato e futuro in due spettacoli musicali: Sisyphus (3 settembre, prima nazionale in collaborazione con Onassis STEGI – Outward Turn Program di Atene), con la compositrice e suonatrice di kanun ellenica Sofia Labropoulou, fino alle canzoni dei  Sex Pistols, e They have waited long enough (4 settembre, prima nazionale), frutto di una collaborazione multipla – prodotto dal festival olandese Wonderfeel con Lunalia (BE), Antwerp Liedfest (BE), Oranjewould (NL), Mittelfest (IT), November Music (NL) e il sostegno di Dutch Performing Arts – con Catharine Dain, Raphaëla Danksagmüller, Shaza Manla e lo String Quartet.

Non lontana è la suggestione di Le divine donne di Dante (5 settembre), coproduzione di Ravenna Festival, Macerata Opera Festival e Mittelfest, in cui Neri Marcorè, accompagnato dall’Orchestra Arcangelo Corelli diretta da Jacopo Rivani, incontra protagoniste femminili della Divina Commedia.

Quello della VOCE DELLE DONNE diventa, infatti, un altro pilastro importante in questa edizione del festival.

Con la musica di Once upon a song in Balkans, spettacolo bosniaco con Tijana Vignjević e Belma Alić (29 agosto, prima nazionale), con lo spettacolo sloveno My husband (31 agosto, prima nazionale), basato sui racconti sarcastici di Rumena Bužarovska, una delle migliori autrici macedoni, con in scena ben 9 donne.

E straordinaria è anche la partecipazione al festival dell’apprezzatissima violinista moldava Patricia Kopatchinskaja che il 29 agosto, insieme al pianista turco Fazil Say, offrirà un concerto in prima nazionale con musiche da Franz Schubert, Johannes Brahms, Leoš Janáček.

Allora diventa inevitabile introdurre anche il tema della dialettica tra PADRI E FIGLI. In questo filone il nuovo progetto di Nicola Borghesi con Kepler 452 (2 settembre, prima assoluta) Uguale ma più piccolo – un laboratorio per i figli e l’opera musicale Entente harmonique, con Lorenza Borrani, su musiche di Debussy.

E ancora lo spettacolo di parole e musica, tenero e divertente, Due padri e altri animali feroci (5 settembre), con il fumettista e inventore di storie Leo Ortolani e Giampaolo Bandini.

Possiamo considerarlo un messaggio lanciato al FUTURO invece quello che è racchiuso nel magnifico testo di Italo Calvino, portato per la prima volta in scena il 2 settembre in prima assoluta dal violoncellista Enrico Bronzi, accompagnato dalle parole dello scrittore Paolo di Paolo, sotto il titolo: Six memos, come le chiamò Calvino stesso, sottotitolando: Sei proposte per il prossimo millennio.

E semi di futuro ci sono anche nello spettacolo di danza PLI del danzatore e coreografo Ceco Viktor Černický (3 settembre).

Tra le altre novità di Mittelfest 2021, in questo caso dedicate in particolare alle FAMIGLIE, l’arrivo del CIRCO, nelle sue migliori declinazioni: spettacolo acrobatico di danza A testa in giù (30 agosto, prima assoluta da Italia, Francia e Brasile), GAP 42 del duo tedesco Mano a mano, Chris e Iris, collaboratori del Cirque Eloize e premiati a livello internazionale (2 settembre, prima nazionale).

Per grandi e piccoli anche lo spettacolo di Ortoteatro Racconti a briglia sciolta! (5 settembre), spettacolo di fiabe popolari narrate e cantate.

Altre proposte dal TERRITORIO FRIULANO sono: Timp a Tiare, che consolida la collaborazione con Arlef e apre quella con Accademia Naonis, coproduttori insieme a Mittelfest: la canzone friulana dal ‘500 a oggi con la partecipazione straordinaria di Tosca che si esibirà in 3 canzoni friulane.

Il viaggio di Galileo, poi, mette insieme il Conservatorio G. Tartini di Trieste e le accademie di musica di Belgrado e di Novi Sad-Serbia – in una collaborazione culturale tra Italia e Serbia, e da un’idea di Ivan Fedele (che ha anche scritto la musica per l’occasione), con la direzione del Maestro Marco Angius (30 agosto, prima assoluta). Lo spettacolo Aere Fragmenta vede invece all’opera il Conservatorio Tomadini di Udine.

MITTELYOUNG 24 – 27 giugno

Programma

Questa rassegna under 30 è una delle maggiori novità dell’edizione 2021 di Mittelfest, un modo per ripartire dopo uno dei periodi più complessi per lo spettacolo dal vivo, dopo la pandemia. Mittelfest, dando un concreto aiuto produttivo ai giovani, vuole così progettare insieme a loro il futuro ed esplorare la possibilità di un’eredità.

In seguito a un bando diffuso in tutti i Paesi della Mitteleuropa, che si è concluso con 162 proposte, sono stati individuati da una commissione under 30, 9 spettacoli, 3 per ognuno dei settori teatro, danza e musica, che riceveranno il sostegno economico dal festival. La stessa commissione sceglierà 3 spettacoli per il calendario di Mittelfest.

6 sono i Paesi rappresentati dalle opere prescelte, quasi tutte in prima assoluta.

24 giugno, apre la manifestazione lo spettacolo di danza sloveno Indultado di e con Lia Ujčič: una performance sul coraggio e la violenza, sulla combattività e il perdono.

A seguire, lo spettacolo Italo-albanese PPP ti racconto l’Albania. Primo studio. Un progetto di storie autobiografiche, rielaborazioni autoriali, estratti dal romanzo Sogno di una cosa e altri scritti di Pasolini, di e con Klaus Martini

25 giugno, il trio greco-tedesco Mosatrïc presenta lo spettacolo musicale Amuse*d: un mosaico di musica, danza e performance che spazia dalla Grecia ai Balcani, dalla Spagna alla Scandinavia.

È ceco invece lo spettacolo di danza Potrait of a Post-Hasburgian di e con Sara Koluchova: un assolo inedito, ispirato alla danza folk che punta a mettere in discussione gli elementi che costruiscono la nostra identità.

26 giugno, il Burtuqal Quartet con lo spettacolo musicale Sorda e bella, porta in scena una rilettura della Sicilia nell’ultimo secolo. Mentre Angelica Bifano presenta lo spettacolo teatrale Mamma son tanto felice, con la volontà di mettere a confronto 3 generazioni di donne.

27 giugno, in scena la compagnia friulana Sclapaduris, con Attenti al loop, vivisezione ossessiva della favola di Cappuccetto rosso.

Si chiude con uno spettacolo di teatro, danza e musica, proveniente dai Paesi Bassi: A waste of time, che ridà vita a oggetti rifiutati, trasformandoli in strumenti con cui rileggere musiche contemporanee e note.

Info e programma completo: www.mittelfest.org

Foto anteprima Rimini Protokoll_RemoteTaipei©Lafun Photography

Europeana_Lino Guanciale_DSC2089_(c) foto Manuel Scrima, total look Dsquared2

da https://www.ilpais.it/2021/05/27/mittelfest-presentato-il-programma-2021/