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LA NEVE

LA NEVE

La neve possiede cinque caratteristiche principali.È bianca. Dunque è una poesia. Una poesia di una grande purezza.Congela la natura e la protegge. Dunque è una vernice. La più delicata vernice dell’inverno.Si trasforma continuamente. Dunque è una calligrafia. Ci sono diecimila modi per scrivere la parola neve.È sdrucciolevole. Dunque è una danza. Sulla neve ogni uomo può credersi funambolo.Si muta in acqua. Dunque è una musica. In primavera trasforma fiumi e torrenti in sinfonie di note bianche.Maxence Fermine

Giovanni Pellis (1888 – 1962), anima del Friuli. Pittore e paesaggista che amava rappresentare le montagne friulane innevate.

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Gubana — Pera & Cannella

Dolce friulano tipico delle feste, ponte tra la cucina italiana e quella slovena. La ricetta originale è tipica delle Valli del Natisone, nelle zone di confine con la Slovenia. Io ho provato a fare il dolce con l’aiuto del Bimby con un procedimento un po’ più veloce. Ingredienti (per la pasta): 800 gr di farina […]

Gubana — Pera & Cannella
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Sei bilingue,non avrai l’Alzeimer

Very high resolution 3d rendering of an human brain.

Le persone bilingui sono meno predisposte a contrarre il terribile morbo di Alzheimer, o, quantomeno, lo contraggono più tardi rispetto alle persone che conoscono e usano una lingua sola.
Un gruppo di ricercatori canadesi ha esaminato la documentazione clinica di 221 pazienti con Alzheimer e ha riscontrato che quanti parlano costantemente due o più lingue ritardano l’esordio dei sintomi anche di cinque anni rispetto alla restante popolazione. Lo studio è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista «Neurology». Secondo gli autori, il bilinguismo contribuisce a consolidare la «riserva cognitiva» del cervello. I vantaggi più evidenti sono sulla perdita di memoria, la confusione, la soluzione di problemi e la programmazione.
Uno studio di Ellen Bialystok (York University), Fergus Craik I. Mm (Rotman Research Institute), David W. Green (University College London), e Tamar H . Gollan (University of California, San Diego), pubblicato dalla rivista «Psychological science in the public interest» sostiene che i bambini che apprendono due lingue dalla nascita raggiungono gli stessi traguardi di base — ad esempio, la loro prima parola — dei bambini monolingui, ma possono utilizzare diverse strategie per l’acquisizione del linguaggio. Perciò i bilingui tendono ad avere risultati migliori rispetto ai monolingui su esercizi che richiedono un’alta concentrazione e la commutazione tra due o più compiti diversi.
Alla luce di queste ricerche non si può tacere la rabbia nei confronti di quegli insegnanti che per decenni in tutta la Slavia hanno cercato di convincere i genitori — riuscendoci in molti casi — a trasmettere ai propri figli solo l’italiano, pena futuri insuccessi scolastici. Ora la scienza certifica che hanno prodotto un grave danno. E non solo culturale.

DOM